Bach: le Suites Francesi
Anno di composizione: 1721-1725
Il ritorno della libertà barocca. Movimenti perduti e poi ritrovati. Che la danza abbia inizio.
Le 6 Suites Francesi conosciute hanno numero di catalogo BWV 812-817 e sono state composte tra il 1722 e il 1725. In realtà, nel 1722, Bach aveva già composto un gruppo di 6 Suites, che comprendeva le attuali Suites 1-4, precedute da quelle che furono poi catalogate BWV 818 e 819.
Dal 1723 al 1725, Bach compose le Suites BWV 816 e 817 ed eliminò dalla lista le opere più giovanili. Nella pubblicazione, si decise anche di eliminare alcuni movimenti che appartenevano alle Suites Francesi conosciute, per ragioni di simmetria e di durata. Ad esempio, la Suite n. 4 era preceduta da un Preludio, escluso dalla pubblicazione, perché tutte le altre Suite cominciavano con un’Allemande. La stessa composizione conteneva due Gavotte, delle quali fu eliminata la seconda.
2 nuove Suites
Stefano Greco non solo ha ripristinato le due suites giovanili, ma anche i movimenti “eliminati”, rimettendoli nella posizione in cui erano stati concepiti.
Inoltre, ha confrontato tutti i manoscritti esistenti, rilevando le differenze nelle fioriture e nelle versioni. Queste differenze, nella esecuzione di Greco, sono evidenziate grazie ai ritornelli, che allora erano usati per variare, appunto.
Lo stile esecutivo è ispirato alle esecuzioni clavicembalistiche. In altre parole, Greco trasferisce sul pianoforte la leggerezza, la ricchezza di fioriture e la libertà proprie delle esecuzioni barocche, ricorrendo anche all’improvvisazione, alla maniera di Bach, ineguagliabile maestro in questa pratica, una volta diffusissima.
Programma
J.S. Bach: Suites Francesi n. 1, 3, 5, 7.
Durata: 60 minuti + spiegazione.
J.S. Bach: Suites Francesi n. 2, 4, 6, 8.
Durata: 60 minuti + spiegazione.
oppure
J.S. Bach: Suites Francesi
Durata: 120 minuti + spiegazione.